Scenari di danno

Scenari Firenze

La Fondazione ha elaborato gli scenari di danno per il territorio del Comune di Firenze in relazione agli eventi sismici storicamente più significativi, quello dell'Impruneta del 1895 con M = 5.4 e quello del Mugello del 1919 con M = 6.3.
L'analisi, svolta con il contributo del Settore Protezione Civile del Comune di Firenze che ha messo a disposizione per lo studio le proprie banche dati, è stata condotta nell'ambito della collaborazione esistente con l'UTMEA (Unità Tecnica Modellistica Energetica Ambientale) dell'ENEA (Centro Ricerche Casaccia di Roma) finalizzata al miglioramento e all'implementazione del sistema web-gis da loro realizzato per la previsione e la mappatura della vulnerabilità sismica, la valutazione degli effetti potenziali di eventi sismici ipotetici e per il supporto alla pianificazione della risposta in emergenza.

Lo studio si è articolato in 3 differenti passi:

  1. elaborazione delle mappe di scuotimento (in termini di intensità macrosismica) all’interno del territorio comunale in base all'attenuazione del moto sismico con la distanza dall'epicentro dell'evento considerato e degli effetti di sito locali di amplificazione al suolo;
  2. elaborazione delle mappe di vulnerabilità sismica dell'edificato con metodo macrosismico sulla base delle informazioni disponibili presso il Comune, a livello di singolo edificio;
  3. elaborazione degli scenari di danno attesi mediante relazione tra intensità e danno in funzione della vulnerabilità. Sono state valutate anche le conseguenze sulla popolazione (morti e feriti e senza tetto), sempre a livello di singolo edificio.

 

Scenari Lunigiana

Come esempio di studio a grande scala dello studio eseguito per il comune di Firenze, la Fondazione ha condotto la “Realizzazione di scenari di danno sismico ai fini di Protezione Civile dei Comuni della Lunigiana”.
In questo caso per le analisi dei dati ci si è avvalsi del sistema web-gis DSS (Sistema di Supporto alle Decisioni) sviluppato dal DTE-SEN-APIC (Laboratorio Analisi e Protezione delle Infrastrutture Critiche, Divisione Smart Energy del Dipartimento Tecnologie Energetiche) del Centro Ricerche Casaccia di Roma dell'ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, L'Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile).

Lo studio, concluso nel dicembre 2015, si è articolato in tre differenti fasi:

  1. ricostruzione del quadro di pericolosità sismica locale sia mediante studi di zonazione sismica a scala provinciale, sia mediante l’acquisizione di approfondimenti locali connessi a studi di MS esistenti;
  2. valutazione della vulnerabilità sismica dei centri urbani sia mediante acquisizione ed elaborazione di dati statistici;
  3. sulla base delle attività di cui al punto 1 e 2, predisposizione di scenari di danno.


Gli scenari sono stati ricostruiti per tre eventi storici: quello del 1834 M=5.7, del 1837 M=5.8 e del 1920 M=6.5.