Valutazione del rischio sismico

Valutazione del rischio sismico del Comune di Prato

Lo studio sul Rischio Sismico del Comune di Prato è stato iniziato nel 2000 dall'Istituto Geofisico Toscano e si è concluso nel 2008. Il lavoro, su incarico del Comune di Prato - Servizio Protezione Civile, si è svolto in tre fasi separate:

FASE I: Inquadramento macrosismico (2001)

Necessaria per definire la pericolosità sismica del territorio comunale.

FASE II: Valutazione degli effetti di sito (2004)

Lo studio delle modifiche subite dalla sollecitazione sismica per effetto delle condizioni geologiche e geomorfologiche locali è stato affrontato mediante l'impiego sinergico di due diversi approcci metodologici: quello sismometrico, basato sulla rilevazione e sull'analisi di microtremori, e quello geotecnico, applicato su una sezione di territorio prescelta, che ha reso possibile valutare nel dettaglio la risposta sismica di aree significative dal punto di vista geologico e geomorfologico.

FASE III: Analisi di vulnerabilità degli edifici (2008)

La valutazione della consistenza del costruito e la stima della sua propensione al danneggiamento è stata condotta in termini sia di analisi di rischio (approccio probabilistico) che di analisi di scenario (approccio deterministico). L’analisi è stata condotta a livello di sezione censuaria per tutto il territorio comunale e a livello di singolo edificio per un campione significativo di sezioni censuarie appositamente selezionate. I risultati delle analisi sono espressi in termini di danni fisici attesi sugli edifici, conseguenze attese per la popolazione e il costruito e di perdite economiche stimabili.    


Valutazione del rischio sismico della Basilica del Santo Sepolcro

La ex Fondazione Prato Ricerche (ora Parsec) ha collaborato allo studio sulla vulnerabilità sismica della Basilica del Santo Sepolcro in Gerusalemme condotto dal CABeC dell'Università di Firenze su incarico della Custodia Francescana di Terra Santa, con il coinvolgimento anche dei Patriarcati di Gerusalemme Greco Ortodosso ed Armeno.

Il lavoro ha comportato l'effettuazione di oltre 300 acquisizioni di rumore sismico in tutto l'edificio, a livelli posti alle diverse quote, al fine di evidenziare eventuali effetti amplificativi dell'onda sismica dovuti a condizioni lito-stratigrafiche o topografiche mediante l'analisi H/V. L'analisi, pur con i suoi limiti metodologici, ha rilevato alcuni effetti di amplificazione nella parte centrale dell’edificio dovuti ai riporti di materiale detritico eseguiti in epoca romana.

Inoltre, sono state determinate le frequenze fondamentali delle varie parti della Basilica per verificare l'esistenza di fenomeni di risonanza con le frequenze a massima amplificazione del suolo. In tale caso non sono emerse problematiche di rilievo.