Marmo verde

Le “rocce verdi” del Monteferrato sono il fortunato prodotto di una storia lunga e affascinante, durata milioni di anni, che ha dato origine ad un ammasso geologico estremamente interessante dal punto di vista naturalistico, scientifico, storico ed artistico. Si tratta di un rilievo ofiolitico costituito da tre colli, il più alto dei quali raggiunge i 420 m.
Si iniziò a cavare queste rocce per uso architettonico-decorativo e l’estrazione è proseguita dal Medioevo fino a questo secolo. Il “Verde di Prato” (così chiamato perché estratto per la prima volta sulle pendici del Monteferrato di Prato), è conosciuto come materiale lapideo ornamentale impiegato nelle maggiori chiese toscane, come testimoniato dai numerosi esempi di architettura policroma presenti nella regione.
Fu anticamente impiegato nei rivestimenti di opere quali il Battistero di S. Giovanni di Firenze, S. Miniato al Monte, S. Giovanni Furcivitas a Pistoia ed il Duomo di Prato. Ma già da prima sarebbe stato utilizzato nella Pieve di S. Pietro Apostolo di Figline e nella Chiesa di Santa Maria Maddalena dei Malsani a Prato. Piùrecente poi è il suo impiego nei revivals stilistici dell’Ottocento e del Novecento. Tra le molte opere recenti per le quali è stato utilizzato il “Verde di Prato” la più famosa è senza dubbio l’ottocentesca facciata di Santa Maria del Fiore di Firenze. La storia dell’architettura e del restauro ne attestano dunque l’importanza nella realizzazione della bicromia bianco-verde in tutte le fabbriche delle chiese toscane.
Fu apprezzato non tanto per le qualità strutturali quanto per la particolare cromatura del materiale, oltre alla sua capacità di assomigliare al marmo dopo appropriato lavoro di rifinitura. Giorgio Vasari nel 1568 descrivendola così si espresse: “La qual pietra è dura a intagliarsi, ma è bella straordinariamente e piglia un lustro mirabile”.
Il verde di Prato per la sua eterogeneità (anche in ambito locale, all’interno della stessa cava, presenta caratteristiche differenti) ha un aspetto unico ma con proprietà assai diverse e questo ha permesso la sua
utilizzazione non solo come elemento architettonico e di rivestimento, ma anche come elemento da intarsio e nella scultura.