Il Museo Italiano di Scienze Planetarie all’ESA Open Days

28 Settembre 2024

Vetrina internazionale per il Museo Italiano di Scienze Planetarie, invitato dall’Agenzia Spaziale Europea a partecipare all’ESA Open Days, un evento che nella cornice della “Notte europea dei ricercatori” attrae a Roma aziende e gruppi di ricerca internazionali nel campo delle scienze planetarie.
“La partecipazione del museo pratese alla notte in cui ESRIN, l’Istituto europeo per la ricerca spaziale dell’ESA, apre le sue porte al mondo della ricerca spaziale è l’ennesima conferma per una struttura unica in Italia, che ospita la più grande collezione di meteoriti e rocce da impatto del nostro paese – sottolinea il direttore della Fondazione Parsec Marco Morelli – La collaborazione ormai pluriennale e sempre più stringente con ESA apre nuove prospettive per il futuro del museo e dell’attenzione alle scienze planetarie nella nostra cit-tà”.
Il Museo pratese è stato infatti invitato come struttura di riferimento a livello nazionale dopo una prima partecipazione all’evento 10 anni fa. Marco Morelli con l’astronoma Serafina Carpino e la geologa Daniela Faggi venerdì 27 novembre dalle 19 alle 24 hanno mostrato e illustrato ai visitatori una ventina fra i campioni più importanti della collezione: un frammento di luna, una meteorite marziane e alcune meteoriti metalliche. La postazione del Museo con la vetrina dei campioni si trovava accanto al gruppo dei ricercatori che studiano oggetti che potenzialmente possono colpire la terra. Dalla collaborazione con ESA possono aprirsi prospettive importanti per la didattica nelle scuole con sussidi a livello europeo come i modellini delle sonde.
ESRIN, il sito in Italia dell'Agenzia Spaziale Europea dedicato ai programmi di osservazione della Terra che si trova a Roma nella zona di Frascati, apre le porte ai visitatori in occasione della Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori per l'annuale ESA Open Day con esperti e divulgatori scientifici che presentano le attività e i programmi dell’ESA e i progetti dell’indotto spaziale. Tante le attività e i laboratori proposti, dalla programmazione di missioni spaziali alla guida dei rover, dal lancio di razzi alla ricerca di asteroidi fino all’uso dei telescopi.