Prato Comunità educante, il coraggio di guardare avanti

14 Dicembre 2023

“Il progetto Prato Comunità educante, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, con il coinvolgimento dell’intera comunità locale, ha vinto la scommessa del primo anno di sperimentazione e si conferma una iniziativa pilota per contrastare il disagio giovanile e aiutare ragazze e ragazzi a diventare protagonisti del loro futuro”. Lo afferma la presidente della Fondazione, Diana Toccafondi, insieme ai coordinatori del progetto: Simona Di Rubba per l’Associazione Cieli Aperti e Simone Natali per la Cooperativa Pane & Rose.

La conferma che Prato Comunità educante è una iniziativa efficace viene dal rapporto di valutazione redatto dal Laboratorio Arco del Pin che ha preso in esame il lavoro svolto nel corso di un anno di attività dai soggetti capofila (la cooperativa Pane & Rose e l’associazione Cieli Aperti) insieme a 30 partner (istituzioni culturali, scuole, soggetti del Terzo settore), 1160 studenti degli istituti secondari di primo e secondo grado con la partecipazione di oltre 2400 pratesi.

“La Fondazione Cassa di Risparmio conferma la scelta di coinvolgere l’intera comunità locale sulla questione educativa, snodo cruciale per qualsiasi prospettiva futura”, aggiunge la presidente Toccafondi. Prato Comunità educante, il coraggio di guardare avanti è infatti il titolo programmatico della giornata di confronto dedicata al futuro e ai giovani che la Fondazione ha organizzato per giovedì 14 dicembre al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci. Sarà soprattutto un momento per approfondire il grave problema della povertà educativa e per individuare i possibili interventi.  Verrà presentata anche la nuova fase del progetto Prato Comunità educante, appena iniziata, e si farà il punto sul lavoro svolto.

Su questo fronte di sicuro interesse sono alcuni risultati, come quelli che riguardano il miglioramento delle abilità sociali, cognitive e personali dei ragazzi, che consentono loro di affrontare la realtà e le sfide quotidiane. Dai questionari compilati è risultato che più del 70% ha maggiore consapevolezza di sé ed è riuscito ad applicare la capacità di problem solving, circa l’80% ha migliorato le proprie relazioni sociali, quasi il 60% è riuscito a collaborare con i compagni, e più del 70% ha conosciuto nuove realtà del territorio. Valutazioni positive arrivano anche dagli insegnanti che hanno mostrato grande attenzione per i nuovi approcci pedagogici e le metodologie didattiche alternative che rendono più efficace anche l’attività scolastica ordinaria.

 

Il programma del convegno

Si inizia (ore 9) con i saluti della presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Diana Toccafondi, del direttore del Centro Pecci, Stefano Collicelli Cagol, del sindaco, Matteo Biffoni, della presidente del Pin, Daniela Toccafondi, del direttore Area retail Prato di Intesa San Paolo, Rocco Ventura.

I giovani e gli scenari demografici dell’Italia di domani è il tema che verrà affrontato da Gian Carlo Blangiardo, già presidente dell’Istat oltre che docente a Milano Bicocca; sull’elaborazione di un nuovo modello per misurare la povertà educativa interverrà Monica Pratesi, docente all’Università di Pisa e direttrice del Dipartimento di produzione statistica dell’Istat; del Fondo per il contrasto della povertà educativa parlerà Giorgio Righetti, direttore di ACRI; alla domanda perché la comunità educante risponderà Carlo Borgomeo, che ha guidato la Fondazione Con il Sud e l’impresa sociale Con i Bambini. Nel pomeriggio verrà approfondito lo scenario pratese con gli interventi degli assessori Ilaria Santi (Pubblica istruzione), Simone Mangani (Cultura) che approfondiscono il tema della povertà e della diseguaglianza educativa, delle ricercatrici Linda Terenzi e Marta Magnani che, con il Laboratorio Arco del Pin, hanno curato la valutazione dei risultati della prima fase di Prato Comunità educante, di Simona Di Rubba (Cieli aperti) e Simone Natali (Pane & Rose) che presentano il nuovo progetto di Prato Comunità educante.